Partita iva per consulenti: come muoversi

DiRedazione

Partita iva per consulenti: come muoversi

L’apertura della partita IVA per consulenti rappresenta un tipo di operazione che deve essere svolta con cura.

Ecco come muoversi per fare in modo che questo obiettivo possa essere correttamente centrato.

Scegliere il regime della partita IVA

 

Per prima cosa, quando si parla di partita IVA per consulenti, occorre valutare attentamente quale sia il regime migliore che si adatta perfettamente alle proprie esigenze.

Il consulente potrà infatti far ricadere la sua scelta su diverse soluzioni come, per esempio, quella relativa al regime forfettario a patto che, naturalmente, vengano rispettati i vari requisiti che riguardano questo strumento ovvero non si superino determinati guadagni annuali e non si affrontino delle spese, sia per quanto riguarda l’assunzione di dipendenti e il loro relativo pagamento e l’acquisto di beni strumentali, che siano superiori a determinati livelli.

Prima di effettuare l’apertura della partita IVA occorre quindi analizzare con attenzione la propria attività di consulenti in maniera tale che sia possibile svolgere tale operazione in maniera corretta senza rischiare di dover sostenere costi eccessivi per uno strumento che non rispecchia tutte le proprie caratteristiche.

 

Come aprire facilmente la partita IVA

 

Per quanto riguarda l’apertura della partita IVA il consulente non deve fare altro se non recarsi sul portale dell’Agenzia delle Entrate e compilare l’apposito modulo che riguarda il regime forfettario qualora egli abbia tutti i requisiti necessari per poter aderire allo stesso senza andare incontro a complicazioni di vario genere.

Il modulo deve essere compilato e accompagnato dalla firma e dai documenti che verranno richiesti nel momento della compilazione dello stesso documento.

In tutti i casi l’operazione che deve essere svolta richiede pochissimo tempo e potrà essere svolta autonomamente da parte degli stessi consulenti, senza dover richiedere l’intervento di figure specializzate in questo campo.

Qualora si voglia procedere in maniera classica è sempre bene fare in modo che tale operazione venga svolta da una figura professionale affinché sia possibile avere la partita IVA che viene aperta in maniera ottimale senza che possano nascere complicazioni di ogni genere.

 

Cosa accade se si esce dal regime forfettario

 

Quando avviene l’apertura partita iva da professionista e un consulente non rispetta i vari criteri che identificano tale strumento, l’anno successivo entrerà in vigore la classica partita IVA, ovvero avverrà la sostituzione senza che vi siano delle complicazioni di vario genere.

La partita IVA classica invece non subisce delle variazioni, rimanendo quindi uno strumento che non necessita di particolari controlli se non quello relativo al pagamento che annualmente deve essere svolto.

Se si hanno delle complicazioni nello svolgimento di questi semplici passaggi sarà necessario rivolgersi a degli specialisti che procederanno all’apertura della partita IVA, classica o con regime forfettario, in grado di rispondere in maniera adeguata a tutte le proprie esigenze senza che possano nascere delle situazioni negative che complicano la situazione.

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