Archivio mensile Febbraio 22, 2021

DiSilvia

Come creare un e-commerce partendo da zero

Vendere online tramite e-commerce, a causa della pandemia di Covid-19, non è più solo un’opzione per molti esercenti, ma spesso è in tutto e per tutto una necessità. Ovverosia un canale alternativo per spingere in alto i ricavi che sono depressi, per quel che riguarda la vendita nel negozio fisico, dalle restrizioni e dai lockdown proprio a causa del coronavirus.

Per un commerciante la migrazione dalla vendita fisica a quella online, inoltre, non è mai un’operazione semplice. E questo perché sul web ci sono già alcuni colossi dell’e-commerce che dominano il mercato delle vendite online. Con la conseguenza che per creare un e-commerce partendo da zero bisogna valutare tanti aspetti che possono poi rivelarsi decisivi per fare di un negozio online un portale che sia davvero di successo.

I consigli di base per la creazione da zero di un sito per il commercio elettronico

Considerando l’aspra concorrenza online, un e-commerce per emergere al giorno d’oggi deve essere in grado non solo di proporre dei beni e dei servizi ad un prezzo allettante per l’utente, ma anche dei prodotti che siano in grado di distinguersi e, quindi, di attirare i potenziali consumatori. Da questo punto di vista se si riesce a creare un e-commerce partendo da zero e proponendo prodotti di nicchia, e possibilmente introvabili nei negozi, allora le probabilità di mettere in piedi un negozio online di successo non potranno che aumentare.

Avere le idee chiare su cosa vendere online, pur tuttavia, è solo il primo passo nella creazione di un e-commerce di successo dato che occorre fare molta attenzione pure ad alcuni aspetti di base che spaziano dalla scelta del nome a dominio alla piattaforma di e-commerce, e passando per la scelta del modello di vendita con o senza magazzino.

Quanto può costare un e-commerce, dalla piattaforma alla gestione del magazzino

Nel creare un e-commerce da zero, infatti, la variabile costo è quella che fa la differenza. La spesa iniziale da sostenere, a meno che non si abbiano spiccate capacità informatiche e di programmazione, è quella di pagare un esperto per la creazione della piattaforma di vendita online. Dopodiché il costo di un e-commerce potrà variare anche in base al modello di vendita con o senza magazzino, ovverosia in dropshipping. La piattaforma di e-commerce da ideare e da progettare, inoltre, può essere proprietaria oppure da creare facendo leva sui principali CMS open source disponibili come Magento o come PrestaShop.

Nel dettaglio, con l’e-commerce con magazzino il venditore ha la piena autonomia su tutta la filiera della vendita online. E quindi può liberamente fissare e variare i prezzi a proprio piacimento ed in qualsiasi momento, ma deve anche pianificare delle strategie efficienti di gestione e di evasione degli ordini. Altrimenti i potenziali clienti, se non pienamente soddisfatti, compreranno online solo una volta e mai più.

La vendita in dropshipping, invece, risolve ogni problema ed ogni costo di gestione del magazzino, ma nella stragrande maggioranza dei casi i margini di guadagno ottenibili sono decisamente più bassi. Così come in genere i margini di manovra sul prezzo della merce in vendita sono decisamente più ristretti.

Tutti i vantaggi della vendita online con il dropshipping

Proprio per abbattere i costi di avviamento, il modello di vendita online con il dropshipping è sempre da preferire quando con l’e-commerce si parte da zero. In questo modo, infatti, per vendere sul web non ci saranno mai problemi, rischi, inefficienze o perdite legate allo stoccaggio della merce ed alla gestione di resi e di merce invenduta. E lo stesso dicasi per zero preoccupazioni in merito alla conservazione dei prodotti ed alle norme di sicurezza che, invece, vanno rispettate ai sensi di legge quando si vende sul web tramite magazzino fisico.

DiSilvia

Colombe artigianali di alta pasticceria: prezzi medi

Come ogni anno, quando si avvicinano le feste pasquali, comincia la corsa ad accaparrarsi la migliore colomba in circolazione. I più pigri si limitano a recarsi al supermercato, scegliendone una tra le tante sui banchi ghiotti e ripieni dei supermercati, senza soffermarsi troppo sulle indicazioni nutrizionali o sul prezzo. I più attenti, invece, vanno alla ricerca delle migliori colombe artigianali perché hanno ben capito che la differenza di sapore e di gusto è decisamente ineguagliabile. Se stai alzando il sopracciglio e provi scetticismo o ti senti contrariato, sappiamo già il perché. “Eh, chissà quanto mi viene a costare una colomba artigianale di alta pasticceria!”. Ebbene oggi vogliamo spezzare una lancia a favore delle produzioni artigianali perché, contrariamente a quanto si crede, non sono beni di lusso proibitivi ma prodotti di grandissima qualità a prezzi più che abbordabili.

Da cosa dipende il prezzo di una colomba artigianale?

Il punto è che il prezzo di una colomba artigianale comprende la selezione rigorosa di materie prime fresche, la produzione secondo criteri artigianali basati sulla qualità e non sulla quantità e la maestria di un laboratorio che le controlla ad una ad una. A questo si aggiunge l’unicità del pezzo che ti porti a casa che non sarà mai uguale all’altro proprio perché ogni colomba artigianale viene lavorata con l’esperienza e la sicurezza delle mani del pasticcere. Non troverai conservanti, coloranti o aromi artificiali ma soltanto farina, zucchero, uova, granella e frutta. Niente di più! Aggiungici anche una lievitazione naturale e lenta di almeno trentasei ore e l’impiego di lievito madre interno, tutte caratteristiche che la rendono leggera, digeribile ed incredibilmente gustosa!

Non solo materie prime

A dire il vero il prezzo non dipende da un calcolo matematico rispetto al costo delle materie prime ma da una serie di fattori per i quali la colomba artigianale non può essere confrontata con una industriale. Se le hai assaggiate entrambe già intuisci la madornale differenza per cui è inevitabile che una colomba artigianale non possa costare cinque euro come quelle che trovi al supermercato.

Anche per questo limitarci al solo prezzo potrebbe essere un tantino riduttivo, dal momento che le più rinomate produzioni di colombe artigianali pasquale italiane sono apprezzate e richieste in tutto il mondo. Se all’estero hanno ben compreso questa qualità è chiaro che stiamo parlando di un prodotto nettamente superiore. Nonostante le campagne pubblicitarie massicce e aggressive la colomba pasquale artigianale resta un prodotto di grandissimo pregio che testimonia la grandezza Made In Italy sia nel nostro Paese che nel resto del mondo.

Sostieni le economie locali

Al tempo stesso optando per questa scelta sosterrai imprese locali che danno lavoro agli abitanti del posto e che si riforniscono verso altrettante piccole realtà della zona. Sceglierai un prodotto sostenibile, che non produce sprechi e che non inquina oltre a preservare la filiera produttiva corta dalla morsa sempre più stringente del mercato globale intensivo e industrializzato.

Per tutte queste ragioni andando a pagare un prezzo che si aggira dai venti ai quaranta euro al chilogrammo non starai sperperando senza ratio il tuo denaro ma starai compiendo una scelta sana, sicura e sostenibile. Ti porterai a casa un pezzo unico, magari impreziosito con Pistacchio di Bronte o con Cioccolato di Modica e assaggerai la vera colomba pasquale della tradizione ristorando il palato. Per quest’anno soprattutto inizia a compiere scelte più sagge cambiando piccole abitudini di acquisto, consumando meno ma facendolo meglio. La tua salute (e non solo) te ne sarà grata.