Misurazione della redditività di un’impresa: ecco cosa c’è da sapere

DiRedazione

Misurazione della redditività di un’impresa: ecco cosa c’è da sapere

Quando si devono calcolare gli utili aziendali, in molti addetti ai lavori hanno difficoltà a capire come si misura la redditività di un’impresa.

La questione non è affatto né scontata né banale e la risposta è più articolata di quanto si potrebbe pensare in un primo momento.

In genere un imprenditore capace e pienamente immerso nella realtà della sua impresa utilizza vari strumenti, quelli che a lui sembrano più adatti allo scopo, per misurarne la redditività.

Tuttavia, per evitare che si possa incorrere in non pochi problemi o commettere degli errori è sempre consigliabile ricorrere a Servizi Contabili e Fiscali in grado di supportare l’azienda nella corretta valutazione della propria produttività.

Indici di redditività dell’impresa: cosa sono e come funzionano

I cosiddetti indici di redditività servono a misurare, come la parola stessa chiaramente significa, la redditività di un’impresa.

Con essi si misurano i risultati che si stanno ottenendo con la propria gestione imprenditoriale e, sui medesimi, si esprimono gli osservatori del nostro bilancio.

Gli indici di redditività rappresentano uno strumento molto importante nelle mani dell’imprenditore, che pertanto dovrebbe fare in modo di conoscerli alla perfezione.

Saperli calcolare comporta grandi vantaggi, in special modo per quanto riguarda i rapporti con le banche.

L’argomento è troppo vasto e complesso per poter essere affrontato in maniera esauriente in un articolo, quindi qui ci limitiamo ad affermare che gli indici assolutamente fondamentali sono i seguenti:

  • redditività del capitale investito nell’impresa chiamato ROI;
  • redditività del capitale proprio dell’imprenditore chiamato ROE;
  • redditività delle vendite chiamato ROS.

Vediamo, in breve, cosa sono e come funzionano.

Indici ROI: a cosa servono

Il ROI, ovvero Return on Investment (Ritorno degli Investimenti) indica la redditività del capitale investito in un’impresa.

Quest’ultimo, a sua volta, non è altro che la somma del capitale circolante netto e dell’attivo immobilizzato.

Si tratta di un indice, come è facile intuire, di fondamentale valore per ogni imprenditore, in quanto serve, in pratica, ad avere una esatta valutazione di quanto rende il denaro investito nell’impresa stessa.

Il ROI comprende sia i soldi dell’imprenditore che quelli degli altri finanziatori.

Cosa si intende per indici ROE

Al contrario, il ROE, ovvero Return on Equity, misura quanto rendono i soldi che l’imprenditore ha versato a titolo personale nell’azienda, come capitale proprio o di rischio (il cosiddetto capitale sociale).

In pratica, ciò che tale indicatore dà come risultato, rileva il capitale di rischio.

Per dirlo in termini più semplici e comprensibili anche ai meno esperti, il ROE misura la redditività del capitale di rischio, espressione con cui si intende quello che si va a perdere se l’impresa, per una ragione o per l’altra, va in fallimento.

Si esprime in percentuale e contrassegna quanto rende il patrimonio investito nell’azienda dai soci.

Cosa si intende con indice ROS

Mentre, il termine ROS vuol dire Return on Sales ed è l’indice che misura la redditività media delle vendite.

Si tratta di un parametro che riveste una grande importanza nell’ambito del bilancio aziendale, in quanto si rivela particolarmente utile per comparare quanto fanno le dirette concorrenti.

Più semplicemente, possiamo dire che il ROS misura la marginalità media che il mio fatturato ha ottenuto.

È superfluo sottolineare quanto esso sia importante, perché altro non è se non la diretta sintesi di quanto si va a guadagnare.

Risulta pertanto chiaro che gli indici ROI, ROE e ROS, sono indispensabili ad ogni imprenditore capace e coscienzioso che abbia a cuore la sorte della propria impresa, poiché senza il loro utilizzo non si riesce a misurarne la redditività, con conseguenze facilmente immaginabili.

Se si decide di non ricorrere a questi rischi si sta compiendo una scelta decisamente rischiosa e che, sia nel breve che nel lungo termine, non porta a nulla di buono, anche perché i concorrenti li useranno di certo ed è meglio, pertanto, prepararsi in merito.

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