Archivio mensile Giugno 23, 2020

DiSilvia

Il mercato immobiliare dopo il Covid-19

Come in tutti i settori, anche nel campo del mercato immobiliare sono stati riscontrati gli effetti conseguenti alla pandemia che ha costretto tutto il mondo a fare un passo indietro agli inizi di questo 2020, mettendo in pausa numerose attività e minacciando la stabilità di molte di esse.

I dati statistici resi noti dal Consiglio Nazionale del Notariato, grazie al consigliere nazionale Giulio Biino, mostrano un significato crollo nel settore in tutte le città italiane, sia del meridione che del settentrione, nonostante gli sforzi per continuare a lavorare e garantire ai cittadini i propri servizi.

Tutto ciò si riflette ovviamente in un drastico crollo dell’economia del Paese.

L’indagine effettuata

Una prima analisi è stata effettuata nelle principali città italiane quali Roma, Napoli, Milano, Bari, Bologna, Firenze, Torino, Verona, Palermo e Cagliari.

A tal proposito sono stati presi in considerazione diversi atti come mutui, compravendite di fabbricati, surroghe, compravendite di terreni agricoli e terreni edificabili.

Il risultato, come ci si aspettava, mostra un crollo generale del mercato a partire dai primi giorni del mese di marzo.

I dati poi rispecchiano esattamente i punti in cui la crisi è stata più marcata: Milano registra una caduta dei mutui ipotecari di circa il 55% e Verona del 45,5%. A Firenze il calo è invece dell’11%.

Milano, che è sicuramente stato il focolaio della crisi, è la città nella quale risulta una maggiore perdita.

Per quanto riguarda i fabbricati strumentali, infatti, la caduta è di circa il 59%, le compravendite dei terreni edificabili del 57,7% e ben 74,9% per le compravendite dei terreni agricoli.

A Roma invece parliamo di -50,5% per il settore agricolo e -67,9% per i terreni edificabili.

Al sud, area meno colpita dal virus, le compravendite degli immobili sono diminuiti in maniera meno drastica: a Cagliari parliamo di -38,2%.

Stessa cosa per i terreni, arrivando a registrare -45,3% per i terreni edificabili.

Verso una lenta ripresa

Nonostante questi tre mesi di lockdown abbiano lentamente portato il mercato immobiliare verso un graduale ed importante crollo, si comincia a intravedere il bagliore della prima speranza dopo un periodo di buio totale.

Giulio Biino afferma infatti di aver registrato –attraverso la società di informatica del Notariato- un calo delle visure immobiliari pari al 25% rispetto al maggio dello scorso anno ma si tratta di un numero molto ridotto se considerato il fatto che tale calo era registrato, a marzo, del 70% in relazione al marzo 2019.

Si tratta quindi di un significativo risultato che mostra una ripresa abbastanza rapida delle attività con l’auspicio di potersi lasciare presto alle spalle i segni di questa nefasta pandemia.

Ovviamente in questa prima fase non possiamo parlare di dati certi e occorre aspettare ancora qualche mese prima di poter finalmente affermare che il mercato immobiliare si è ripreso ma, valutando i dati ottenuti, le prospettive sono ottime e gli studi notarili continueranno a svolgere al meglio il loro lavoro per contribuire alla ripresa economica del Paese.

DiSilvia

Cosa sapere prima di iniziare a giocare a golf

Giocare a golf può sembrare qualcosa di complicato e costoso, in realtà si tratta di uno sport che può essere alla portata di tutti.

Sicuramente diversi anni fa era una disciplina praticata da poche persone, oggi invece è adatto a qualunque età e il divertimento è assicurato.

Questo sport consiste nel mandare in buca una pallina colpendola poche volte con appositi bastoni.

Per poter giocare a golf in maniera corretta occorrono almeno 10 lezioni, dal punto di vista economico invece, l’attrezzatura può essere acquistata anche usata purché sia in ottimo stato.

Quali le cose da sapere prima di iniziare a giocare a golf

  1. Abbigliamento

Oggi l’abbigliamento è diventato meno formale e rigido rispetto al passato.

Per poter giocare basta una polo caratterizzata da colletto e mezza manica abbinata a sua volta ad un pantalone oppure ai bermuda al ginocchio durante la stagione estiva.

Non sono ammessi fuseaux, jeans o pantaloni da ginnastica, mentre, per quanto riguarda le scarpe, occorre prediligere quelle con i tacchetti in maniera tale da ottenere il migliore swing.

  1. Attrezzatura

Il numero limite consentito dalle regole è di 14 bastoni, nello specifico: 3 legni, 10 ferri e 1 putter ma è doveroso sottolineare che la suddetta composizione potrebbe variare in base all’età e alle proprie caratteristiche.

Per acquistare correttamente il set è consigliabile rivolgersi a chi di competenza.

Si può scegliere il bastone che più piace sotto l’aspetto estetico, tuttavia si rivela di vitale importanza non trascurare le caratteristiche tecniche.

Poi, è doveroso non scartare a priori un’attrezzatura economica, talvolta può risultare valida soprattutto se si è alle prime armi.

Infine, sarebbe utile evitare di trasportare in spalla la sacca perché si rischia di rovinare la schiena, piuttosto prediligere fin da subito un carrellino.

Cosa serve per iniziare

La prima cosa da fare è cercare la struttura più vicina semplicemente collegandosi al sito della Federgolf e iniziare la ricerca.

Una volta individuato il circolo o il campo pratica, le scelte sono due: diventare socio e usufruire di tutti i servizi offerti direttamente dalla struttura, oppure in alternativa, ottenere il cosiddetto “tesseramento libero”.

In quest’ultimo caso, basterà versare la quota di 75,00€ circa, e non si aderirà al circolo ma si potrà essere tesserati.

Il privilegio di essere tesserato è che si sarà coperti da un’assicurazione contro gli infortuni e si potrà anche beneficiare di alcuni sconti.

Il golf può essere praticato da tutti a partire dai 6 anni di età fino ai 99 anni.

Per poter iniziare basta un certificato medico che attesta che il giocatore goda di buona salute.

Praticare golf significa anche bruciare molte calorie, ad esempio si possono consumare fino a 200 calorie l’ora ma si possono tranquillamente superare anche le 1000 kcal in 18 buche.

Insomma, niente male per potersi mantenere in ottima forma.

E poi c’è da considerare che il golf fa bene anche alla mente: rilassa, aiuta a migliorarsi e a socializzare.

DiSilvia

Profili led e strisce led: tutte le caratteristiche

In genere, per riuscire ad ottenere una luce diretta in un taglio nel cartongesso, si ricorre necessariamente all’uso di “profili led”.

Questi vengono chiamati anche “strip led” e si tratta di strutture a forma di striscia che devono essere incastonate all’interno del cartongesso e dovranno contenere diversi led.

Oggi sono sempre più utilizzate perché permettono di ottenere un effetto sorprendente ed anche molto luminoso.

A volte, dato che ne esistono vari tipi, non è facile capire quale sia il profilo perfetto come illuminazione primaria.

Di solito, molto utilizzati sono quelli in alluminio.

In ogni caso, qualsiasi tipologia si utilizzi, si otterrà un effetto scenografico molto vistoso.

Le caratteristiche principali di un profilo led, infatti, riguardano sia la possibilità di illuminare zone d’ombra risaltandole, sia il fatto di garantire un’illuminazione molto duratura nel tempo.

Altro fattore positivo è il fatto che permettono anche un certo risparmio energetico rispetto all’uso delle lampadine tradizionali.

Sotto il nome di strisce led, invece ci sono delle barre che di solito sono incastonate nel controsoffitto in cartongesso seguendone l’intero perimetro.

Come scegliere il profilo led migliore

Quando si parla di profili led si deve pensare prima di tutto a quale tipologia acquistare, in base al punto in cui dovranno essere montati.

Ad esempio, ne esistono alcuni per sotto-pensile, per esterno, per gradini, per pavimenti, per controsoffitto.

Soprattutto in questo caso, prima di montarne uno, si deve pensare a tutte le varianti di luce ottenibili quando si realizza un taglio nel controsoffitto con strip led.

I materiali che compongono i profili led possono essere diversi, anche se quelli più utilizzati, come già accennato, sono in alluminio.

Quelli invece per esterno sono montati su strutture presenti di solito su gradini oppure strutture montate in spazi aperti, come il giardino.

Particolari quelli per sotto-pensile, utilizzati soprattutto in cucina, per far risaltare alcuni mobili o parti del piano cottura che altrimenti non si vedrebbero bene.

Questa soluzione permette di dare un tocco particolare a questo importante ambiente della casa, garantendo anche una visione più pulita dello spazio, ed anche moderna.

Tutti i profili led e le relative strisce led che vengono incastonate nelle loro strutture, servono, come già accennato, ad illuminare qualsiasi tipo di zona d’ombra.

Questo scopo vale per qualsiasi tipologia di profilo led che si utilizzerà: sia quelli per sotto-pensile o per spazi interni, sia quelli per esterno, serviranno per donare di nuovo un tocco di luce nell’ambiente.

Sebbene sembri solo un piccolo dettaglio aggiuntivo all’arredamento già esistente, in realtà la soluzione dei profili led è particolarmente intelligente ed anche pratica.

Strisce led: protezione ed eleganza

Le strisce led in alluminio sono considerate dagli esperti di arredamento di interni come la migliore soluzione sia per una perfetta illuminazione, sia per ottenere un effetto molto elegante.

Di solito il tipo di luce che possono offrire è davvero molto forte. Altra caratteristica principale di queste strisce è che sono incastonate tramite profili led, che di solito sono in alluminio e questo li rende molto resistenti.

Insomma, senza dubbio le strisce led, con i relativi profili led, sono una soluzione molto conveniente.

DiSilvia

Benessere per il corpo e per la mente in casa

Stiamo vivendo una situazione non molto facile causata dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 che ha comportato un vero e proprio stravolgimento di tutta la propria vita, non solo da un punto di vista lavorativo, ma anche da tutte quelle attività legate al benessere che una persona, in particolar modo una donna, era abituata a compiere.

Ci si è ritrovati così di punto in bianco, bloccati all’interno delle mura domestiche senza la possibilità di andare dal proprio parrucchiere o estetista di fiducia, rischiando così di dovere rinunciare al benessere.

Nonostante però queste limitazioni, in molte si sono attrezzate puntando proprio su questo aspetto, complice anche il tanto tempo a disposizione che si ha.

Infatti, nulla vieta di potersi rilassare e dedicarsi una coccola all’interno della propria casa creando una piccola oasi di benessere, dove potersi rilassare.

Come creare una Spa all’interno della propria casa

La prima cosa da fare per poter creare un piccolo ambiente armonico nella propria casa è creare la giusta atmosfera; pertanto si può puntare sull’utilizzo di candele profumate, di ascolto di musica rilassante e cercare così di rilassare la mente, facendosi guidare da questa atmosfera.

A questo punto, per purificare completamente la mente ci si può dedicare a praticare yoga, seguendo una delle tante lezioni presenti on line, oppure fare un bel bagno con sali minerali ed oli essenziali come lavanda e camomilla che conciliano anche il sonno.

Una delle attività che mirano al benessere del proprio corpo è lo scrub: si tratta cioè di eliminare tutte le cellule morte della pelle attraverso l’utilizzo di creme che contengono delle particelle abrasive che, sfregate sul corpo attraverso movimenti circolari, svolgono una funzione esfoliante, lasciando così la pelle più morbida e liscia.

Per realizzare lo scrub in casa si può utilizzare sia un composto formato da bicarbonato ed acqua da massaggiare sulla pelle, oppure un miscuglio a base di olio di oliva e sale grosso: una volta applicato sulla pelle, massaggiare la parte interessata e sciacquare con acqua.

Ovviamente il benessere del proprio corpo e della mente passa anche da una corretta alimentazione: in particolare di consiglia di aumentare il consumo di frutta e verdura e di bere almeno due litri di acqua al giorno, va bene anche quella del rubinetto purché sia purificata: ecco perché si ricorre sempre più spesso all’uso di vari tipi di depuratori d’acqua in modo da poter bere tranquillamente l’acqua di casa.

Il benessere dei capelli

Ovviamente, il benessere passa anche dai capelli, per questo bisogna fa sì che questi risultino sempre ben nutriti e sani, onde evitare poi di doverli drasticamente tagliare.

Anche in questo caso, per rimpolpare il proprio capello, non c’è nulla di meglio dell’olio di olia che va mischiato insieme a un po di aceto: una volta realizzato l’impacco andrà lasciato in posa sui capelli per circa 20 minuti, trascorsi i quali si può procedere al risciacquo e al successivo shampoo e applicazione del balsamo.

Un importante consiglio dato da famosi hair stylist proprio per idratare in profondità il capello, consiste nell’avvolgere la chioma, dopo l’applicazione del balsamo, in un asciugamano caldo per circa 20 minuti: i capelli risulteranno morbidi e avvolgenti.