Archivio annuale Marzo 20, 2022

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Alcune idee per il proprio giardino

Se avete a disposizione uno spazio verde esterno rispetto alla vostra abitazione, il primo desiderio è quello di organizzarlo in modo tale da esaltare la natura, ma creando anche delle zone, magari, più adatte alla convivialità. Il giardino, infatti, può diventare un luogo di svago, ma anche di condivisione decisamente importante, in grado di donare un bel po’ di relax.

Certo, anche uno spazio esterno come questo deve, inevitabilmente, rispondere alle specifiche esigenze e preferenze di chi lo possiede. Insomma, il giardino deve essere espressione delle passioni, così come delle preferenze di chi ne è proprietario. Solamente in questo modo, quest’ultimo potrà sentirsi a suo agio nel momento in cui si trova in giardino, magari realizzando una splendida casetta in legno.

Un giardino deve essere funzionale

Uno dei fattori che fanno la differenza nel momento in cui si cerca di prendersi cura del proprio spazio verde è quello legato alla funzionalità. Per quanto bello dal punto di vista estetico possa essere un giardino, sarà impossibile sfruttarlo se poi non è in grado di rispondere alle proprie necessità.

Ecco spiegato il motivo per cui si dovrebbe sempre provare a considerare il giardino come una sorta di salotto all’aperto. Insomma, una porzione della nostra abitazione dedicata al relax e non solo, ma con delle funzioni ben precise.

Una delle prime domande che conviene farsi nel momento in cui si ha intenzione di organizzare o strutturare il proprio spazio verde in base alle proprie preferenze è quella relativa alla destinazione d’uso. Insomma, come sfrutterete il vostro giardino?

Ecco, in base alla risposta che vi siete dati, potrete organizzare lo spazio esterno al meglio secondo le vostre esigenze. Se considerate il giardino come uno spazio da vivere soprattutto in compagnia, organizzando giornate e serate da trascorrere all’aperto in compagnia di amici o parenti, allora il consiglio migliore da seguire è quello di realizzare una zona barbecue oppure una zona pranzo, in cui poter organizzare dei pasti spettacolari. Nel caso in cui, ad esempio, abbiate la passione della lettura, allora si può pensare di creare nello spazio verde un angolo destinato proprio a tale scopo, magari collocando una panchina in pietra o una piccola poltrona in vimini nei pressi di una casca da giardino.

Piante dalla crescita contenuta

Circondarsi della natura più incontaminata è molto bene, ma il proprio giardino deve, in ogni caso, mantenere un aspetto armonico ed equilibrato. Insomma, non è proprio fine avere una giungla al posto di uno spazio verde.

Ecco spiegato il motivo per cui si potrebbe pensare di usare delle bordure da giardino piuttosto che dei muretti per poter contenere la crescita di piante, ma anche di arbusti e di fiori. In questo modo, si potranno realizzare delle meravigliose fioriere e aiuole. Come si può facilmente intuire, c’è anche la possibilità di realizzare un orto bio: in questo caso, si consiglia sempre di integrarlo con un vialetto da giardino, che è decisamente facile e pratico nella posa, ma garantisce un alto livello di funzionalità e praticità, dal momento che, grazie ad esso, si evita di calpestare le varie piante presenti.

La vita notturna in giardino

Spesso e volentieri, per le ragioni più disparate, c’è la volontà di godersi il proprio spazio verde nelle ore serali, andando alla ricerca di un po’ di relax. In questo senso, è fondamentale prestare la massima attenzione alla scelta dell’illuminazione apposita da giardino da scegliere per illuminare il proprio spazio verde.

In commercio c’è la possibilità di trovare un’ampia e variegata gamma di prodotti che si adattano a ogni esigenza, come ad esempio lampioncini, faretti oppure soluzioni da incasso, che vanno aggiunte all’interno della pavimentazione, piuttosto che nei muretti o nei vari passaggi che sono stati realizzati all’interno del giardino.

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Come fare per riparare una tapparella rotta?

Quando le tapparelle non funzionano bene, solitamente si cerca di sistemare il problema da soli, nonostante la riparazione delle tapparelle sia un servizio che praticamente tutti i fabbri vicino Milano offrono anche a prezzi davvero bassi e convenienti. Certamente questo deriva dal fatto che alcuni dei problemi della tapparella sono effettivamente semplici da risolvere e che, alle volte, un blocco di una tapparella può essere sistemato senza nemmeno aprire il cassonetto posto in alto.

Ma non sempre si è così fortunati. Alle volte, i problemi con la tapparella possono richiedere soluzioni più complicate. Se si sta cercando una soluzione ad una tapparella guasta o bloccata, si può provare a seguire i passi di questa guida, sempre ammesso che si riesca ad individuare il problema. Prima di iniziare a smontare il cassonetto per vedere cosa sia successo, infatti, sarebbe opportuno accertarsi che il problema si trovi effettivamente in quel punto.

Individuare dove potrebbe essere il problema

A seconda del problema della tapparella, questa potrebbe richiedere di intervenire in un punto diverso. Individuare dove potrebbe essere il problema ed agire miratamente per risolverlo è fondamentale per riuscire a far tornare a funzionare la tapparella come prima, ma non sempre è semplice. Per fortuna, anche se ci si sbaglia, non dovrebbe essere un problema: se si è stati attenti e si è proceduto con cautela, non individuare il guasto esatto comporterà soltanto un po’ di lavoro extra. Tuttavia, anche se si ritiene di aver capito cosa ci sia che non va, si consiglia sempre la massima attenzione: un errore durante la riparazione, infatti, potrebbe peggiorare nettamente la situazione o addirittura portarvi a ferirvi e farvi male.

Per individuare con successo il problema, la prima cosa che deve essere fatta è osservare attentamente la tapparella e cercare di ipotizzare il motivo del problema, basandosi anche su delle prove che possono essere messe in atto durante l’osservazione. Se la tapparella è bloccata, ad esempio, controllate come si comporta la cinghia e se, per caso, si riesce a capire se il blocco sia causato da qualcosa che impedisce al rullo di girare o da qualche altra causa. Solitamente, un blocco causato da un inceppamento del sistema, magari dovuto ad un corpo estraneo, non permette movimenti della tapparella, nemmeno minimi; nel caso di blocchi causati da altri fattori, invece, la tapparella potrebbe muoversi, anche se di poco.

Risolvere il problema in maniera efficace

A seconda del problema, che può essere evidente o meno, la soluzione può essere di facile attuazione oppure piuttosto complicata. Uno dei problemi più comuni, evidenti e semplici da risolvere è la rottura della cinghia della tapparella. Nei casi in cui questo si verifica ovviamente basta cambiare la cinghia che permette alla tapparella di alzarsi ed abbassarsi per far tornare la tapparella come nuova. Diverso è il caso in cui la cinghia, usurandosi, inizia a sfilacciarsi: i fili rovinati, con il tempo e l’utilizzo, potrebbero arrotolarsi ed incastrarsi nei meccanismi della tapparella, bloccandola, In questo caso non solo si dovrà cambiare la cinghia, ma anche assicurarsi di aver rimosso qualsiasi possibile residuo, in modo che la tapparella riprenda a funzionare normalmente.

Se la tapparella è bloccata perché durante l’apertura o la chiusura è fuoriuscita dai binari, la soluzione è semplicemente quella di riposizionarla nei binari di scorrimento. In questa situazione essere delicati e non mettere troppa forza è di assoluta importanza, altrimenti si rischia di creare danni ancora maggiori. Se non si riesce o non si è sicuri, è meglio contattare un fabbro o un tapparellista professionista.

In caso di rottura dei pomelli di fine corsa, la tapparella rientrerà nel cassettone e non sarà più possibile abbassarla. In casi come questi occorre smontare il cassettone ed accompagnare la tapparella con le mani, in modo che possa scendere normalmente. Questa operazione può anche essere fatta mentre si è da soli, ma di sicuro essere in compagnia semplifica di molto l’intervento. Una volta che la tapparella sarà scesa a mezza altezza, sarà possibile sostituire i vecchi pomelli con quelli nuovi, che possono essere acquistati da un qualsiasi ferramenta.

DiSilvia

Corsi online con attestati, preparati per l’aggiornamento delle GPS

Ogni insegnante, docente o aspirante che è iscritto alle GPS, ossia Graduatorie Provinciali per le Supplenze, ha un punteggio con il quale si posiziona in graduatoria.

Il punteggio viene calcolato sulla base dell’esperienza pregressa nel campo dell’insegnamento, dai titoli di studio conseguiti e dalle specializzazioni ottenute e conseguite durante la propria carriera lavorativa e accademica.

Per far aumentare il punteggio è importante quindi una formazione continua seguendo dei corsi online con attestati, in quanto riconosciuti come punteggio, ma oltre a questo tali corsi serviranno per ampliare il proprio curriculum che sarà sempre aggiornato e per acquisire altre conoscenze.

Numerosi sono i portali che offrono una formazione per gli insegnanti, ma per trovare quelli più adatti al raggiungimento di competenze specifiche, bisognerà consultare i corsi online con attestati di Alteredu realizzati da esperti del settore creando specifici percorsi di apprendimento.

Come si conteggia il punteggio per la graduatoria

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Sapere come vengono conteggiati i punti per la graduatoria è molto semplice: bisogna consultare la Tabella di Valutazione Titoli delle Graduatorie Provinciali GPS che viene aggiornata costantemente dal Ministero dell’Istruzione.

Qui si potranno leggere i punti che verranno assegnati per ogni titolo conseguito e posseduto (laurea, master, certificazioni varie).

L’ultimo aggiornamento della Tabella è stato fatto nel 2020 e resterà in vigore fino al 2022.

I corsi online con attestati valutati

Le principali certificazioni e titoli che possono essere conseguiti al fine di ottenere più punteggio per la graduatoria sono:

  • Qualsiasi Master di Primo livello (1 punto);
  • Le Digital Skill (0.5 punti fino ad un massimo di 2);
  • Certificazioni linguistiche – inglese B2 (3 punti), inglese C1 (4 punti) e inglese C1 (6 punti);
  • Corsi di perfezionamento (1 punto);
  • Corsi CLIL (3 punti).

Le Digital Skill

Le Digital Skill sono semplicemente delle certificazioni sull’utilizzo del computer e su altri dispositivi elettronici.

Questi ultimi, ad oggi, sono fondamentali per l’insegnamento considerata la diffusione della DAD (Didattica a Distanza).

Ogni certificato conseguito corrisponde a 0.5 di punteggio ed è possibile acquisirne altri quattro differenti per un totale di 2 punti in GPS.

I corsi online con attestati CLIL

Il CLIL, ovvero il Content and Language Integrated Learning, prevede la formazione integrata su contenuti disciplinari in una lingua straniera veicolare.

Questo concetto si traduce in un insegnamento di determinate materie curriculari della scuola secondaria, in lingua straniera appunto.

Con questo corso si possono ottenere 3 punti in GPS se accompagnato da un certificato linguistico di livello B2.

I certificati linguistici

Conoscere in maniera lineare e completa una lingua straniera europea, in particolar modo l’inglese, è la base sia dello studio che del lavoro.

Possedere tale certificazione è un requisito fondamentale per docenti e aspiranti docenti; infatti come abbiamo visto poco sopra il livello B2 conferisce 3 punti in GPS, il C1, 4 punti e il C2, 6 punti.

I Master

Un Master di primo livello conferisce ben 60 crediti formativi e viene valutato 1 punto in Graduatorie GPS.

I corsi online con attestati di perfezionamento

A differenza di quanto si possa pensare, il corso di perfezionamento è rivolto non solo ai laureati ma anche ai diplomati; anche in questo caso viene riconosciuto 1 punto sulla graduatoria GPS.

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I crediti formativi per partecipare al Concorso Scuola per insegnare

I crediti formativi necessari per accedere al Concorso Scuola per l’insegnamento nelle scuole medie e superiori sono 24, tale numero è inoltre un requisito fondamentale per accedere alle Graduatorie Provinciali.

La certificazione che viene erogata è riconosciuta dal MIUR ed è valida ai fini di un concorso.

I corsi online con attestati: come iscriversi?

I corsi online con attestati si svolgono interamente su piattaforme web a distanza e quindi è possibile seguirli in qualsiasi momento della giornata.

Anche chi sta già lavorando o si trova in smart working può partecipare in modalità telematica e viene fornito sempre un servizio di consulenza e orientamento.

In questa fase verranno fornite tutte le informazioni necessarie sul corso e si potranno ricevere risposte su eventuali dubbi e perplessità; inoltre, gli esami finali si svolgono online e il pagamento può essere comodamente rateizzato.

Risulta chiaro che i corsi online con attestati sono fondamentali per ampliare il proprio curriculum e le proprie conoscenze, ma anche per ottenere più punteggio nelle Graduatorie Provinciali.

Inoltre, rappresentano un ottimo sistema per seguirli quando più si desidera, comodamente da casa propria.

DiSilvia

Fashion film: un lavoro sempre più ambito

Il mondo del lavoro è in forte evoluzione e tutti quelli strettamente legati al settore digital e al marketing sono sempre più richiesti; come farsi notare però? L’importante è specializzarsi e per questo motivo consigliamo di intraprendere un percorso di studi che appassioni ma legarci poi un approfondimento mirato per colpire un target specifico. È il caso del lavoro del regista che tra i diversi sbocchi ha quello di specializzarsi in moda realizzando fashion film. I fashion film sono sempre più di tendenza, si tratta di prodotti video della lunghezza tra 1 e 5 minuti che hanno lo scopo di lanciare un brand, un prodotto o una collezione in modo innovativo. Ad occuparsi di fashion film anche massimofalsetta.com che come professionista potrà guidare il tuo brand al successo, attraverso la realizzazione di spot efficaci e coinvolgenti.

Cos’è un fashion film?

Il fashion film diventa un ottimo strumento di marketing alternativo al classico spot; si tratta di un vero e proprio video della durata tra gli 1 e i 5 minuti che riesce a raccontare una storia emozionando. Si tratta di un filmato in grado di coinvolgere più sensi facendo leva sulle emozioni. Il fashion film è un lampante esempio di come si possa utilizzare lo storytelling nel mondo del marketing. Tra i lati più importanti e caratteristici di un fashion film c’è la scenografia che ha il compito di rafforzare la storia vista; il pubblico è sempre più esperto ed attento: per questo motivo il mondo pubblicitario ha bisogno di creatività.

Nei fashion film ci si discosta molto dal tema della pubblicità tradizionale, si tratta infatti di un prodotto estremamente creativo curato a 360 gradi da un regista specializzato. L’obiettivo non è solo quello di mostrare un prodotto commerciale ma anche di emozionare, fare in modo che i valori del brand siano trasmessi e soprattutto lasciare il segno. Il fashion film è lo strumento che avvicina lo spettatore; l’obiettivo è fare in modo che la moda sia un po’ più vicina al cliente finale. Nel mondo della storia dei fashion film abbiamo visto tantissime creazioni come quella di Almodovar dedicata ai jeans di Gaultier per Kika nel ’93 agli abiti di Chanel in Tonight or Never del ’31. Ma si tratta solo di alcuni esempi, il legame tra moda e cinema continua nel tempo rafforzandosi sempre più anche con pellicole importanti diventate celebri come Il Diavolo Veste Prada.

Quali sono le caratteristiche di un buon fashion film

Per prima cosa ci deve essere una storia, è quindi essenziale il copione e una sceneggiatura che possa narrare un fatto e non solo presentare un prodotto commerciale. Poi è importante che chi viene coinvolto sia un vero professionista: fare casting di attori e modelli diventa essenziale. Il regista è una figura fondamentale in tutte le fasi: non si limita solamente a girare ma è anche colui che crea una storia, si occupa a 360 gradi del prodotto sia nella fase dell’ideazione che della realizzazione e della post produzione. Di rilevanza poi anche l’aspetto musicale, è importante non solo evidenziare i dialoghi ma anche utilizzare un sottofondo musicale coerente.

Il Fashion Film Festival di Milano: l’evento più atteso

Il tema è talmente importante che semplicemente pensando al Fashion Film Festival di Milano si possono notare come tantissimi nomi, esordienti e non, partecipino per raccontare la propria professione e i propri talenti. Nell’ultima edizione ha trionfato Le Mythe Dior di Matteo Garrone che ha permesso di raccontare l’originalità e la creatività della collezione della maison francese. Tra gli emergenti invece trionfa Ced Pakusevskij che con il titolo di Embodiment per Barbara Bologna conquista il titolo di miglior fashion film esordiente.