Che succede se ignori la miopia

DiRedazione

Che succede se ignori la miopia

La miopia è probabilmente il disturbo visivo più diffuso in assoluto. Basta guardarsi in giro e passare in rassegna tutte le persone che indossano un paio di occhiali per rendersene conto, senza considerare coloro che, pur miopi, decidono di indossare le lenti a contatto. Eppure ci sono miopi che non adottano né l’una né l’altra soluzione.

Sono i “miopi lievi”, che riescono comunque a mantenere una buona qualità visiva oppure affrontano la loro condizione con spirito di sopportazione. Si tratta però di una scelta dai risvolti pessimi: anche nei casi meno gravi, la miopia non curata può causare conseguenze negative per la propria salute e per la qualità della vita. Ne parliamo qui.

Miopia, un disturbo incredibilmente diffuso

La miopia è il disturbo visivo per eccellenza. Sono i numeri a dirlo, allorché variabili da paese a paese. Se in Europa è miopie circa il 28% delle persone, percentuale già di per sé elevatissima, negli USA si raggiunge il 35%. In Cina, invece, è miopie quasi l’80% delle persone.

La miopia ha un’origine prettamente genetica, sebbene possa essere stimolata da alcune abitudini precise. Per esempio, sforzare la vista, sui libri come davanti a uno schermo, può esacerbare il disturbo visivo o scatenare una condizione latente di miopia. Le cause fisiologiche, invece, consistono in una curvatura poco corretta del cristallino, che crea un difetto di rifrazione: la luce anziché terminare sulla retina si ferma “un po’ prima”, determinando una visione sbiadita. Il “quanto” determina l’entità del disturbo.

Miopia non curata: i rischi

È difficile rimanere con le mani in mano se la miopie è abbastanza grave. Bastano solo due diottrie per ridurre la qualità della visione e, di conseguenza, della vita stessa. Non riuscire a vedere oggetti posta a una distanza non elevatissima, è un malus non da poco e che pregiudica le attività quotidiane.

Il discorso è diverso, però, se si parla di miopi leggeri, che hanno solo mezza diottria in meno, piuttosto che una o una e mezza. In questi casi, rinunciare agli occhiali e alle lenti a contatto è relativamente semplice. Con un po’ di sforzo, se ne può fare a meno.

Si tratta però di un atteggiamento sbagliato, controproducente. I motivi sono principalmente due: in primis, perché anche una miopia leggera può inficiare alcune attività, come per esempio leggere i cartelli autostradali con grande anticipo. In secondo luogo, perché anche una miopia leggera impone un certo sforzo, magari inconsapevole all’occhio. Da qui a un peggioramento ancora più rapido del disturbo il passo è breve.

Non bisogna dimenticare, infatti, che la miopia è un disturbo degenerativo. I primi sintomi si avvertono intorno ai cinque anni di età, ma fino ai venticinque peggiora. Insomma, le diottrie sono sempre meno. Chi non indossa gli occhiali o le lenti a contatto, deve affrontare presto o tardi un’accelerazione di questo processo.

Come scegliere l’ottico

Il consiglio, se si soffre di miopia leggera, è dunque quello di cambiare registri, e indossare gli accessori adatti. Il primo passo, ovviamente, è quantificare con precisione l’entità del disturbo. Niente di più facile, misurare la vista a Roma è facile come a Milano, Torino, Palermo, Napoli e in qualsiasi altra città, grande e piccola.

Come scegliere l’ottico? In questo caso, come in tanti altri, a fare fede è soprattutto la reputazione. D’altronde, l’opinione degli ex clienti è un ottimo indicatore della qualità espressa da un’attività, anche quando questa coinvolge tematiche di tipo sanitario. Anche l’approccio alla gestione della clientela è importante: un ottico accomodante, sincero e socievole, sarà certamente più propenso a dispensare consigli su quali occhiali acquistare, su quelli che valorizzano al meglio il proprio viso.

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