Come evitare i danni allo schermo dello smartphone

DiRedazione

Come evitare i danni allo schermo dello smartphone

Come evitare che lo schermo dello Smartphone si rompa? Proprio la rottura dello schermo rappresenta uno dei danni più frequenti in assoluto, uno dei motivi che porta più spesso a doversi rivolgere a un centro di assistenza. D’altronde, se il danno è pesante l’utilizzo dello smartphone risulta impossibile. Non va molto meglio se il danno è lieve: in quel caso si rischiano brutte figure e di trasmettere una sensazione di trascuratezza.

La questione riguarda tutti i brand e tutte le aree geografiche. Il rischio di dover spendere denaro per riparare smartphone Huawei Palermo piuttosto che uno smartphone Samsung in qualsiasi altra città è piuttosto elevato.

Anche in questo caso, prevenire è meglio che curare. Dunque, è lecito chiedersi se esistono degli accorgimenti per ridurre al minimo le probabilità di andare incontro a una rottura dello schermo. La buona notizia è che tali accorgimenti non solo esistono, ma sono anche facili da adottare. Ne parliamo qua.

Schermo dello smartphone, una componente delicata

Il timore che lo schermo dello smartphone si rompa è più che giustificato. Infatti, da un lato si tratta di una componente fondamentale, e che difatti consente l’utilizzo del dispositivo. Dall’altro, invece, è anche una delle componenti più fragili, di conseguenza soggetta a rotture. Basta infatti una caduta, nemmeno da altezze elevate, per ritrovarsi – se va bene – con uno schermo pieno di crepe e che comunque può creare disagio. Nella peggiore delle ipotesi poi, lo schermo è così danneggiato da impedire una visione chiara e che consenta un utilizzo efficace del dispositivo.

Prima di trattare gli accorgimenti veri e propri, e tra le altre cose sono di natura prettamente “tecnica”, è bene riflettere su una cattiva abitudine che molti possessori di smartphone reiterano.

Stiamo parlando della tendenza a tenere lo smartphone in mano anche quando non lo si sta utilizzando. In questo caso, le probabilità che il dispositivo cada per terra aumentano, con tutto ciò che ne consegue. La situazione si complica ulteriormente quando si pratica attività fisica: molti sono soliti correre mentre stringono il telefonino, per l’occasione “convertito” a cronometro o a lettore musicale.

Come evitare la rottura dello schermo

Dunque, quali sono questi accorgimenti che aiutano a prevenire la rottura dello schermo? Ecco i più efficaci.

  • Usare una custodia. Le custodie consentono di limitare i danni con sufficiente efficacia. Il riferimento è ovviamente alle custodie a libro, che purtroppo vengono spesso snobbate in quanto giudicate demodè. in realtà, la custodia attutisce le cadute ed evitano danni importanti. Il consiglio è di prediligere le custodie in cuoio, che sono le più resistenti e protettive.
  • Applicare una pellicola. Anche le pellicole rappresentano una risorsa fondamentale per prevenire danni allo schermo. Ovviamente, fanno ben poco per attutire le cadute ma proteggono il monitor dai graffi. Esistono varie tipologie di pellicole, quelle più utilizzate sono realizzate in silicone, che coniuga una certa efficacia con un impatto esteriore piuttosto basso.
  • Evitare i bagni di sole. Questo è un accorgimento che ben pochi seguono. È necessario evitare le lunghe esposizioni al sole, soprattutto d’estate, in quanto il calore viene assorbito dallo schermo, il quale ne esce pesantemente indebolito, e quindi maggiormente soggetto a danni.

No al fai da te

Dunque, prevenire è meglio che curare, soprattutto quando gli accorgimenti sono facili da adottare, come in questo caso. Ma cosa fare se il danno è stato fatto? Il consiglio è di evitare il fai da te. Anche qualora il danno si configurasse come lieve, è sempre meglio rivolgersi a un centro assistenza. Le riparazioni sono attività di natura specialistica, e non basta certo un tutorial, per quanto ben realizzato, a sopperire competenze ed esperienza. Anzi, il rischio, se si procede in totale autonomia, è di peggiorare la situazione e quindi di spendere più denaro di quanto non si sarebbe speso rivolgendosi a personale specializzato.

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