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DiSilvia

Auto in pronta consegna non è più una mission impossible

L’acquisto di una nuova auto è un obiettivo che molte persone ambiscono a perseguire, ma non tutti alla fine riescono a renderlo reale e tangibile; il motivo sta principalmente nella disponibilità economica limitata.

Se non avessi questi problemi, potrebbe capitare di esserti recato da un concessionario aver scelto marca e modello dell’auto che soddisfa i tuoi bisogni, ma ricevere la brutta notizia che per averla dovrai aspettare del tempo, ovvero l’auto in pronta consegna non è disponibile.

Facciamo un esempio: al venditore hai chiesto la disponibilità immediata di un SUV, di un’utilitaria o di una macchina sportiva; toccherà a lui confermare se si tratta di un’auto in pronta consegna, ossia già disponibile nel proprio parco auto nuove, oppure che arriverà massimo entro qualche settimana.

Ecco perché puoi scegliere tra le auto in pronta consegna presenti in concessionaria o disponibili sui vari portali dedicati come valida soluzione per non aspettare e avere subito il proprio veicolo.

Differenza con le auto a Km 0

Se ritieni che un’auto in pronta consegna equivale a quelle a km 0, sei caduto in errore: con quest’ultimo termine si intende una vettura praticamente nuova, già immatricolata dal concessionario e con la targa; invece, mentre, la prima definizione fa riferimento ad un mezzo che non è stato ancora immatricolato e non ha la targa.

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Auto in pronta consegna: vantaggi

Naturalmente l’acquisto di questo tipo di veicolo ha molti più vantaggi che svantaggi, principalmente dal punto di vista pratico ed economico: niente snervanti lunghe attese ed entusiasmo alle stelle perché l’auto tanto desiderata la senti già tra le tue mani.

Ovviamente per quanto riguarda la tempistica di consegna di queste auto, se il modello scelto è già disponibile, si dovrà attendere meno di una settimana, giusto il tempo del disbrigo burocratico dell’immatricolazione, della diagnostica generale, del lavaggio e lucidatura; se, invece, l’auto è già disponibile ma deve essere spedita dal produttore, dalle 2 alle 3 settimane.

Per quanto concerne la parte economica, il vantaggio principale di un’auto in pronta consegna sono gli sconti praticati dalle case automobilistiche, felici di liberare spazio nel loro parco auto in modo da dare ai modelli di nuova produzione.

Gli svantaggi legati all’acquisto di questi veicoli

Non esiste un aspetto della vita che non presenti anche degli svantaggi e questa regola universale vale anche per l’acquisto di un’auto in pronta consegna.

In questo caso però l’unico neo è che ti tocca acquistarla così com’è, accontentandosi del colore, dello stile, dei dettagli e della potenza del motore.

Gli unici interventi che puoi chiedere, sempre che ti interessi averli, è l’installazione del navigatore satellitare oppure chiedere la ruota di scorta piuttosto che il kit riparazione; sono piccole cose ma possono risultare utili se viaggi spesso.

Anche se il produttore pratica sconti su questa tipologia di auto, non potranno mai essere equiparati alle auto semi-nuove in quanto quest’ultime, nonostante abbiano percorso pochissimi km, hanno già perso il loro valore iniziale.

Non sono case o terreni che mantengono il loro valore economico per lungo tempo, ma oggetti che iniziano a usurarsi non appena vengono messi sulla strada.

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Attenzione al venditore

Infine, una volta aver scelto la tua auto in pronta consegna, potresti trovarti di fronte a un ostacolo, che potrebbe diventare ostico se non agisci con decisione e risolutezza: il venditore.

Una volta che hai fatto la tua scelta, questo scaltro personaggio cercherà in tutti modi di farti cambiare idea evidenziando potenziali difetti del veicolo come la mancanza di optional, dell’alzavetri elettrico posteriore, le porte USB per ricaricare smartphone o tablet e altri ritrovati tecnologici, ormai diffusissimi su molte auto di nuova generazione.

Questo suo modo di operare è una strategia per spingerti a spendere di più aumentando così gli oneri a carico del proprietario; sta a te decidere se ti servono realmente o meno: se il tuo desiderio primario è avere immediatamente l’auto disponibile e ritieni di poterne fare a meno, allora meglio acquistarli poi in un secondo momento.

DiSilvia

Auto incidentate, quali sono gli oneri a carico del proprietario

Essere proprietari di un’auto incidentata può essere un problema, soprattutto in base ai danni riportati dal veicolo. Ci sono dei casi in cui le auto incidentate comportano degli oneri importanti, ed è il motivo per cui i proprietari scelgono di venderle, andandoci in qualche modo a guadagnare, anziché a perdere di fatto soldi. Come funziona la rivendita di un’auto incidentata? Quali sono gli oneri che dobbiamo considerare?

Una macchina che ha subito un incidente raramente ha l’appeal perfetto per essere acquistata immediatamente, soprattutto mediante gli annunci online. Inoltre, vanno considerato alcuni aspetti, come per esempio le spese di spedizione, così come il passaggio di proprietà, che è un onore a carico del proprietario. Il ritiro di auto incidentate, invece, è una delle soluzioni più immediate. Puoi scoprirne di più su autosinistrate24.it il servizio per auto incidentate.

Auto incidentate, cosa sapere?

Fare un incidente con l’auto può generare un grosso spavento, oltre che una ingente perdita di denaro. Monetizzare con un autovettura sinistrata, che può avere anche il motore fuso, non essere più marciante, è tuttavia possibile. Il ritiro di auto incidentate è una delle opzioni che valutano i proprietari, così da evitare di doverci spendere fin troppi soldi.

A seguito di un incidente, il veicolo può talvolta essere completamente distrutto, anche quando è di recente acquisizione. In genere, quando si parla di auto incidentate, ci riferiamo principalmente ai danni ingenti, non alle ammaccature, ai graffi o in genere alle rotture di componenti che possono essere riparati o sostituiti in fretta.

Cosa fare con l’auto incidentata: valutazioni

Dopo aver subito un incidente, va valutata l’entità del danno. Sebbene l’auto non sia più funzionante, vanno considerate le spese, come il bollo, l’assicurazione. Ed ecco perché è essenziale comprendere la portata dei danni subiti, così da capire se propendere per la rottamazione, la riparazione o la vendita.

Subire un incidente frontale con l’auto può deformarla, proprio a causa dell’energia di collisione. Questo è uno dei danni più difficili e onerosi da riparare, rispetto magari alla fiancata o sul posteriore (dove tuttavia è da includere eventuali danni arrecati al design).

Il costo della riparazione del veicolo incidentato può oscillare nel momento in cui si considerano tutti i danni strutturali e ai dispositivi (come il motore). La rivendita è la soluzione migliore se i costi totali della riparazione superano il reale ed effettivo valore della vettura. Come comportarsi però? Quali sono le eventuali spese da affrontare per vendere la propria auto incidentata?

Cosa sono i servizi di compro auto incidentate: gli oneri a carico del proprietario

La prima cosa che dobbiamo fare è richiedere un preventivo e una consulenza, che sono del tutto gratuiti. In questo modo, tuttavia, possiamo farci un’idea su quanto vale l’auto incidentata. Ricevere una valutazione accurata è un ottimo modo per scegliere tra la vendita e la rottamazione, soprattutto se si è già escluso di riparare il veicolo.

Di certo, però, puoi vendere l’auto in pochissime ore, soprattutto se scegli di affidarsi ai servizi più sicuri ed efficienti. Autosinistrate24, per esempio, ritira la tua vettura sinistrata, anche non più marciante o con motore fuso. Nonostante le condizioni del veicolo, è comunque possibile ricevere il miglior prezzo possibile. Puoi far valutare la tua auto da loro, ricevendo una consulenza e una proposta di acquisto dopo poche ore, persino su Whatsapp.

Il servizio professionale di compro auto incidentate del Nord e del Centro Italia può anche aiutarti nell’accelerazione delle pratiche burocratiche relative al passaggio di proprietà, che è uno degli oneri a carico del proprietario. In ogni caso, il pagamento offerto è immediato, ed è un altro aspetto che va a favore del ritiro: puoi investire i soldi guadagnati nell’acquisto di una nuova auto.

DiSilvia

Tour in elicottero, molto più di un semplice regalo di Natale

Manca ormai sempre meno all’arrivo di una delle feste più attese e desiderate da tutti, grandi e bambini: stiamo nello specifico parlando del Natale, periodo magico durante il quale le famiglie si riuniscono per trascorrere del tempo insieme e con l’occasione scambiarsi anche dei doni.

Scegliere dei regali originali, soprattutto se riguarda il proprio partner o una persona particolarmente cara, ecco che una bella idea, potrebbe essere quella di regalare un tour in elicottero grazie alla presenza di portali dedicati, sui quali poter scegliere tra le mete più ambite: scopri i tour in elicottero su helitournaples.it.

Regalo di Natale originale per una persona cara

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Cosa regalare ad una persona cara per Natale?

È questa la domanda che la maggior parte delle persone sono solite porsi in questo particolare e speciale periodo dell’anno ed ecco che la soluzione ideale, soprattutto se si ha il desiderio di fare un regalo originale e stupire una persona alla quale si vuole molto bene, potrebbe essere quella di regalare un tour in elicottero un dono ideale soprattutto per coloro che amano volare e vivere un’esperienza unica ammirando dei luoghi incantevoli da una vista privilegiata su di un mezzo speciale.

Il suo aspetto è infatti molto particolare, il rumore è caratteristico, riesce a cambiare direzione in modo molto rapido per non dire immediato e le sue pale si muovono con molta velocità, tutte caratteristiche che rendono l’elicottero davvero speciale.

La maggior parte delle persone ha desiderato salire sull’elicottero almeno una volta nella vita e proprio il Natale potrebbe essere l’occasione speciale per esaudire questo desiderio e lasciare senza parole una persona alla quale si vuole molto bene.

Quale tour in elicottero scegliere

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I tour proposti da HeliTour Naples non sono tutti gli stessi; nello specifico a variare è la durata, l’itinerario e le località da sorvolare oltre a trovare anche una guida alle offerte dei vari itinerari.

Nello specifico la scelta potrà ricadere su un volo da:

  • 20 minuti – questa scelta consentirà di poter ammirare l’Isola di Procida e tutta la zona vulcanica che si estende esattamente dal porto di Miseno fino alla Baia;
  • 30 minuti – in questo caso sarà possibile ammirare, ovviamente dall’alto, la meravigliosa Reggia di Caserta, quella che un tempo è stata la residenza della famiglia reale dei Borbone di Napoli. Questa, insieme al complesso di San Leucio e all’acquedotto di Vanvitelli, nel 1997 è stata proclamata dall’UNESCO, Patrimonio dell’umanità. Alla luce di quanto detto è quindi possibile dire che questo tour è da considerare ideale per tutti coloro che nutrono una profonda passione per la cultura e per l’arte;
  • 40 minuti – una maggiore durata del volo consentirà di poter vedere dall’alto più posti. Nello specifico in questo caso sarà possibile sorvolare su Capri e Sorrento e passare dai famosi Faraglioni. Oppure, ancora, per chi ama le isole sarà possibile ammirare anche Procida e Ischia, il sito archeologico di Cuma, il Lago d’Averno e Miseno. Questo tour in elicottero consentirà inoltre di poter sorvolare sopra il famoso Golfo di Napoli e godere di una meravigliosa vista;
  • Un’ora – questo tour in elicottero sarà sicuramente quello che più di tutti riuscirà a lasciare senza fiato chi avrà la possibilità di goderselo. Nello specifico sarà possibile sorvolare la penisola sorrentina, la penisola amalfitana e Capri.

In alternativa sarà anche possibile organizzare un volo personalizzato e quindi un tour in elicottero grazie al quale poter esaudire il proprio sogno nel cassetto come, ad esempio, quello di sorvolare la propria città preferita oppure vedere dall’alto il tramonto.

Prima di prenotare è molto importante sapere che per un volo turistico il minimo numero di partecipanti consentito è di 2 persone mentre invece il numero massimo dipenderà dalla tipologia di elicottero che viene utilizzato.

Inoltre, non è prevista una limitazione di età e non vi sono specifici periodi dell’anno in cui è più consigliato organizzare tali tour.

DiSilvia

Colombe artigianali di alta pasticceria: prezzi medi

Come ogni anno, quando si avvicinano le feste pasquali, comincia la corsa ad accaparrarsi la migliore colomba in circolazione. I più pigri si limitano a recarsi al supermercato, scegliendone una tra le tante sui banchi ghiotti e ripieni dei supermercati, senza soffermarsi troppo sulle indicazioni nutrizionali o sul prezzo. I più attenti, invece, vanno alla ricerca delle migliori colombe artigianali perché hanno ben capito che la differenza di sapore e di gusto è decisamente ineguagliabile. Se stai alzando il sopracciglio e provi scetticismo o ti senti contrariato, sappiamo già il perché. “Eh, chissà quanto mi viene a costare una colomba artigianale di alta pasticceria!”. Ebbene oggi vogliamo spezzare una lancia a favore delle produzioni artigianali perché, contrariamente a quanto si crede, non sono beni di lusso proibitivi ma prodotti di grandissima qualità a prezzi più che abbordabili.

Da cosa dipende il prezzo di una colomba artigianale?

Il punto è che il prezzo di una colomba artigianale comprende la selezione rigorosa di materie prime fresche, la produzione secondo criteri artigianali basati sulla qualità e non sulla quantità e la maestria di un laboratorio che le controlla ad una ad una. A questo si aggiunge l’unicità del pezzo che ti porti a casa che non sarà mai uguale all’altro proprio perché ogni colomba artigianale viene lavorata con l’esperienza e la sicurezza delle mani del pasticcere. Non troverai conservanti, coloranti o aromi artificiali ma soltanto farina, zucchero, uova, granella e frutta. Niente di più! Aggiungici anche una lievitazione naturale e lenta di almeno trentasei ore e l’impiego di lievito madre interno, tutte caratteristiche che la rendono leggera, digeribile ed incredibilmente gustosa!

Non solo materie prime

A dire il vero il prezzo non dipende da un calcolo matematico rispetto al costo delle materie prime ma da una serie di fattori per i quali la colomba artigianale non può essere confrontata con una industriale. Se le hai assaggiate entrambe già intuisci la madornale differenza per cui è inevitabile che una colomba artigianale non possa costare cinque euro come quelle che trovi al supermercato.

Anche per questo limitarci al solo prezzo potrebbe essere un tantino riduttivo, dal momento che le più rinomate produzioni di colombe artigianali pasquale italiane sono apprezzate e richieste in tutto il mondo. Se all’estero hanno ben compreso questa qualità è chiaro che stiamo parlando di un prodotto nettamente superiore. Nonostante le campagne pubblicitarie massicce e aggressive la colomba pasquale artigianale resta un prodotto di grandissimo pregio che testimonia la grandezza Made In Italy sia nel nostro Paese che nel resto del mondo.

Sostieni le economie locali

Al tempo stesso optando per questa scelta sosterrai imprese locali che danno lavoro agli abitanti del posto e che si riforniscono verso altrettante piccole realtà della zona. Sceglierai un prodotto sostenibile, che non produce sprechi e che non inquina oltre a preservare la filiera produttiva corta dalla morsa sempre più stringente del mercato globale intensivo e industrializzato.

Per tutte queste ragioni andando a pagare un prezzo che si aggira dai venti ai quaranta euro al chilogrammo non starai sperperando senza ratio il tuo denaro ma starai compiendo una scelta sana, sicura e sostenibile. Ti porterai a casa un pezzo unico, magari impreziosito con Pistacchio di Bronte o con Cioccolato di Modica e assaggerai la vera colomba pasquale della tradizione ristorando il palato. Per quest’anno soprattutto inizia a compiere scelte più sagge cambiando piccole abitudini di acquisto, consumando meno ma facendolo meglio. La tua salute (e non solo) te ne sarà grata.

DiFA

All on four a Torino: dove effettuare l’intervento di implantologia

Molte più persone di quanto si possa pensare soffrono di problemi relativi all’arcata dentale. Può capitare, ad esempio, che una persona non abbia alcuni denti a causa dell’avanzare dell’età, per via di un danno subito, o causa di fattori genetici. Grazie alle ultime scoperte scientifiche e alle nuove tecniche all’avanguardia, non risulterà più un problema o un limite. Con la tecnica all in four si prevede la creazione di un sorriso brillante e irresistibile. La tecnica comprende l’inserimento di quattro o sei impianti ad arcata e in base all’esigenza di ciascun paziente, viene stabilita una protesi fissa. Il personale specializzato, ossia gli odontotecnici, saranno in grado di realizzare, a seconda delle specifiche caratteristiche, protesi su misura. L’operazione all in 4 è una delle metodologie più utilizzate per soddisfare le esigenze dei clienti. In casi rari possono presentarsi problemi relativi agli impianti, come ad esempio la non completa adesione da parte della protesi, all’osso. Anche in questo caso, non c’è nulla da temere, in quanto i medici provvederanno al rimedio in tempi rapidi ed efficienti di riparazione dell’inconveniente. I pazienti che hanno scelto questa tecnica non sono più tornati indietro, e questo principalmente è dovuto ai tantissimi vantaggi a cui si va in contro. In primo luogo, subito dopo l’installazione dell’impianto, non sarà necessario aspettare per masticare, inoltre, sia dal punto di vista biologico che funzionale gli effetti non tarderanno a presentarsi. Si tornerà ad utilizzare i denti al 95% grazie alla loro resistenza.

Intervento di implantologia all on four

Per quanto riguarda l’intervento, non richiede una grossa preparazione da parte del paziente. Si può tranquillamente continuare a svolgere le proprie abitudini giornaliere, come mangiare o bere. Si verificano, invece, condizioni diverse nel momento in cui il paziente è sottoposto ad un intervento che richiede l’istallazioni di un’intera arcata dentale. In questi casi è necessario nutrirsi con cibi liquidi ad orario di pranzo. Successivamente all’esecuzione dell’intervento, vengono stabilite le misure apposite per quanto riguarda i nuovi denti da posizionare. La protesi solitamente viene consegnata entro la stessa giornata in cui vengono prese le misure dell’impianto. Viene fissata mediante avvitamento, e non con cemento. Secondo alcuni studi riscontrati nel corso degli anni, il cemento può restare attaccato alle gengive e provocare anche infezioni, viene estratto in maniera molto invasiva. Con le nuove tecniche, invece, anche se si richiede maggior lavoro, la tutale della salute e del benessere del paziente è senza dubbio la priorità di ciascun professionista. la prassi richiede, una volta all’anno che venga controllato lo stato dell’impianto, senza anestesia, e successivamente anche mediante radiografia. Per tenere sotto controllo il lavoro effettuato solitamente si predispongono degli appuntamenti a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro. Solo in questo modo sarà possibile visionare l’esito dell’operazione e tenere sotto controllo il processo di guarigione. Si provvederà a disinfettare le ferite e togliere i punti.In alcuni casi può risultare necessario che la protesi venga ribassata, ossia che si aggiunga del materiale in zona in cui si sono creati degli spazi, esattamente tra protesi e gengiva. In quanto questo fattore non è legato ad un problema creato dal paziente, non sono previsti costi aggiuntivi.

Dopo aver eseguito questi specifici accorgimenti vengono stabiliti altri appuntamenti per l’istallazione della protesi definitiva, lavoro che non viene effettuato prima di sei mesi per dare modo ai tessuti di guarire. Il team che segue il paziente è estremamente professionale proprio per questa ragione, in base ad ogni trattamento che viene effettuato, è prevista una garanzia riguardante protesi e impianto. In qualsiasi momento si presenti un problema, l’equipe provvederà in tempi rapidi a rimediare e seguire periodicamente il paziente per l’esito della prognosi.

DiSilvia

Misurazione della redditività di un’impresa: ecco cosa c’è da sapere

Quando si devono calcolare gli utili aziendali, in molti addetti ai lavori hanno difficoltà a capire come si misura la redditività di un’impresa.

La questione non è affatto né scontata né banale e la risposta è più articolata di quanto si potrebbe pensare in un primo momento.

In genere un imprenditore capace e pienamente immerso nella realtà della sua impresa utilizza vari strumenti, quelli che a lui sembrano più adatti allo scopo, per misurarne la redditività.

Tuttavia, per evitare che si possa incorrere in non pochi problemi o commettere degli errori è sempre consigliabile ricorrere a Servizi Contabili e Fiscali in grado di supportare l’azienda nella corretta valutazione della propria produttività.

Indici di redditività dell’impresa: cosa sono e come funzionano

I cosiddetti indici di redditività servono a misurare, come la parola stessa chiaramente significa, la redditività di un’impresa.

Con essi si misurano i risultati che si stanno ottenendo con la propria gestione imprenditoriale e, sui medesimi, si esprimono gli osservatori del nostro bilancio.

Gli indici di redditività rappresentano uno strumento molto importante nelle mani dell’imprenditore, che pertanto dovrebbe fare in modo di conoscerli alla perfezione.

Saperli calcolare comporta grandi vantaggi, in special modo per quanto riguarda i rapporti con le banche.

L’argomento è troppo vasto e complesso per poter essere affrontato in maniera esauriente in un articolo, quindi qui ci limitiamo ad affermare che gli indici assolutamente fondamentali sono i seguenti:

  • redditività del capitale investito nell’impresa chiamato ROI;
  • redditività del capitale proprio dell’imprenditore chiamato ROE;
  • redditività delle vendite chiamato ROS.

Vediamo, in breve, cosa sono e come funzionano.

Indici ROI: a cosa servono

Il ROI, ovvero Return on Investment (Ritorno degli Investimenti) indica la redditività del capitale investito in un’impresa.

Quest’ultimo, a sua volta, non è altro che la somma del capitale circolante netto e dell’attivo immobilizzato.

Si tratta di un indice, come è facile intuire, di fondamentale valore per ogni imprenditore, in quanto serve, in pratica, ad avere una esatta valutazione di quanto rende il denaro investito nell’impresa stessa.

Il ROI comprende sia i soldi dell’imprenditore che quelli degli altri finanziatori.

Cosa si intende per indici ROE

Al contrario, il ROE, ovvero Return on Equity, misura quanto rendono i soldi che l’imprenditore ha versato a titolo personale nell’azienda, come capitale proprio o di rischio (il cosiddetto capitale sociale).

In pratica, ciò che tale indicatore dà come risultato, rileva il capitale di rischio.

Per dirlo in termini più semplici e comprensibili anche ai meno esperti, il ROE misura la redditività del capitale di rischio, espressione con cui si intende quello che si va a perdere se l’impresa, per una ragione o per l’altra, va in fallimento.

Si esprime in percentuale e contrassegna quanto rende il patrimonio investito nell’azienda dai soci.

Cosa si intende con indice ROS

Mentre, il termine ROS vuol dire Return on Sales ed è l’indice che misura la redditività media delle vendite.

Si tratta di un parametro che riveste una grande importanza nell’ambito del bilancio aziendale, in quanto si rivela particolarmente utile per comparare quanto fanno le dirette concorrenti.

Più semplicemente, possiamo dire che il ROS misura la marginalità media che il mio fatturato ha ottenuto.

È superfluo sottolineare quanto esso sia importante, perché altro non è se non la diretta sintesi di quanto si va a guadagnare.

Risulta pertanto chiaro che gli indici ROI, ROE e ROS, sono indispensabili ad ogni imprenditore capace e coscienzioso che abbia a cuore la sorte della propria impresa, poiché senza il loro utilizzo non si riesce a misurarne la redditività, con conseguenze facilmente immaginabili.

Se si decide di non ricorrere a questi rischi si sta compiendo una scelta decisamente rischiosa e che, sia nel breve che nel lungo termine, non porta a nulla di buono, anche perché i concorrenti li useranno di certo ed è meglio, pertanto, prepararsi in merito.

DiSilvia

Il mercato immobiliare dopo il Covid-19

Come in tutti i settori, anche nel campo del mercato immobiliare sono stati riscontrati gli effetti conseguenti alla pandemia che ha costretto tutto il mondo a fare un passo indietro agli inizi di questo 2020, mettendo in pausa numerose attività e minacciando la stabilità di molte di esse.

I dati statistici resi noti dal Consiglio Nazionale del Notariato, grazie al consigliere nazionale Giulio Biino, mostrano un significato crollo nel settore in tutte le città italiane, sia del meridione che del settentrione, nonostante gli sforzi per continuare a lavorare e garantire ai cittadini i propri servizi.

Tutto ciò si riflette ovviamente in un drastico crollo dell’economia del Paese.

L’indagine effettuata

Una prima analisi è stata effettuata nelle principali città italiane quali Roma, Napoli, Milano, Bari, Bologna, Firenze, Torino, Verona, Palermo e Cagliari.

A tal proposito sono stati presi in considerazione diversi atti come mutui, compravendite di fabbricati, surroghe, compravendite di terreni agricoli e terreni edificabili.

Il risultato, come ci si aspettava, mostra un crollo generale del mercato a partire dai primi giorni del mese di marzo.

I dati poi rispecchiano esattamente i punti in cui la crisi è stata più marcata: Milano registra una caduta dei mutui ipotecari di circa il 55% e Verona del 45,5%. A Firenze il calo è invece dell’11%.

Milano, che è sicuramente stato il focolaio della crisi, è la città nella quale risulta una maggiore perdita.

Per quanto riguarda i fabbricati strumentali, infatti, la caduta è di circa il 59%, le compravendite dei terreni edificabili del 57,7% e ben 74,9% per le compravendite dei terreni agricoli.

A Roma invece parliamo di -50,5% per il settore agricolo e -67,9% per i terreni edificabili.

Al sud, area meno colpita dal virus, le compravendite degli immobili sono diminuiti in maniera meno drastica: a Cagliari parliamo di -38,2%.

Stessa cosa per i terreni, arrivando a registrare -45,3% per i terreni edificabili.

Verso una lenta ripresa

Nonostante questi tre mesi di lockdown abbiano lentamente portato il mercato immobiliare verso un graduale ed importante crollo, si comincia a intravedere il bagliore della prima speranza dopo un periodo di buio totale.

Giulio Biino afferma infatti di aver registrato –attraverso la società di informatica del Notariato- un calo delle visure immobiliari pari al 25% rispetto al maggio dello scorso anno ma si tratta di un numero molto ridotto se considerato il fatto che tale calo era registrato, a marzo, del 70% in relazione al marzo 2019.

Si tratta quindi di un significativo risultato che mostra una ripresa abbastanza rapida delle attività con l’auspicio di potersi lasciare presto alle spalle i segni di questa nefasta pandemia.

Ovviamente in questa prima fase non possiamo parlare di dati certi e occorre aspettare ancora qualche mese prima di poter finalmente affermare che il mercato immobiliare si è ripreso ma, valutando i dati ottenuti, le prospettive sono ottime e gli studi notarili continueranno a svolgere al meglio il loro lavoro per contribuire alla ripresa economica del Paese.

DiEleonora

Canarie Consulting: il tuo commercialista di fiducia alle Canarie!

Le Canarie sono sempre un’ottima idea: sole, caldo, mare. Non solo per trascorrerci un viaggio, ma soprattutto per viverci ed investire.
Molto spesso, sentiamo di persone che lasciano tutto ciò che hanno in Italia per trasferirsi alle Canarie. Eppure, le isole in questione non sono considerate un paradiso fiscale e, quindi, inserite in una blak list, perchè ricordiamo che stiamo parlando pur sempre di Europa, con precisione della Spagna. Dal suo lato, però, essa ha molti vantaggi, uno tra questi che porta conseguentemente tutti gli altri è la posizione. Le Canarie sono situate in una zona periferica della Spagna e traggono benefici fiscali dalla riduzione delle tasse rispetto alla Spagna in sè e agli altri stati dell’Unione Europea.
La politica è uguale, ma la posizione geografica permette agli abitanti delle isole di godere di molte eccezioni favorevoli. Sono state dichiarate a statuto speciale per favorire lo sviluppo e per questo motivo sono meta di tutti coloro che vogliono usufruire di questi vantaggi economici e intraprendere una buona attività commerciale ed imprenditoriale.
Per poter iniziare questa nuova avventura, una volta presa la decisione di investire e rischiare, bisogna avvalersi di un aiuto sicuro e importante. Ecco qui che entra in scena lo staff di Canarie Consulting, cioè una crew di professionisti specializzati nella realtà delle Canarie, che seguiranno coloro i quali vogliono trasferirsi.
Vediamo, però, nello specifico di cosa stiamo parlando.

  • Che cos’è Canarie Consulting? E da chi è formata?

Fare business alle Canarie non è mai stato così semplice. Canarie Consulting è considerato un fondamentale aiuto per chi è alle prime armi in un posto che non è di certo casa sua. Lo staff è formato da validi professionisti che seguiranno chi ne ha bisogno, passo dopo passo, ed è consta di commercialisti italiani e Canari. Questo studio di assistenza fiscale è stato creato nel 2014 da un commercialista italiano che fonda il suo sapere nel diritto societario e nella fiscalità internazionale. Ha creato tre sedi, le quali sono situate due a Gran Canaria e la terza a Tenerife e dove si circonda di un team di lavoro nel quale si mescolano vari saperi e vari indirizzi. C’è chi è esperto in internalizzazione delle imprese, chi svolge l’attività di contabile, di segretaria, chi si occupa di ricercare le attività commerciali e gli immobili, chi fa da consulente aziendale.

  • Che servizi offre Canarie Consulting?

Lo staff si occupa di dare sicurezza al cliente che decide di trasferirsi ed investire il proprio denaro nelle isole; dunque, il primo obiettivo che si pone è quello di assistere a livello fiscale. L’equipe sarà in grado di consigliare nel migliore dei modi il cliente. Importante e molto richiesto dagli abitanti della zona è il servizio di consulenza online, per il quale basta prendere un appuntamento. Fondamentale, poi, in questo settore è il servizio che riguarda gestione della contabilità.
Tanti altri sono i vantaggi di avere al proprio fianco i professionisti di Canarie Consulting. Non a caso, loro ti aiutano in tutto l’iter burocratico che serve per ottenere la residenza, per vivere alle Canarie e per poter fare business, fino alla creazione di fondi pensionistici.

  • Chi può rivolgersi? Quali sono i clienti che si affidano al team?

L’equipe italiana e canaria è pronta a soddisfare le esigenze di tutti e venire incontro sia alle grandi imprese che ai privati. Ci sono clienti in zona, che si rivolgono all’azienda per ottenere aiuti riguardo l’iscrizione dei figli a scuola, l’acquisto di una casa; e clienti italiani che decidono di trasferirvi.

  • Quali sono i rischi ed i vantaggi?

Le Canarie non sono inserite in alcuna black list, poichè quello che favorisce una così ridotta tassazione è la posizione geografica. Dunque, non ci sono rischi di natura fiscale nei quali i clienti possono incorrere. I rischi sono semplicemente quelli legati all’apertura di un’impresa. Può andar bene e può andar male. Canarie Consulting che segue il cliente in questa fase, una volta accolta la richiesta di voler aprire un’attività, cerca informazioni fondamentali per capire dove aprirla e in che modo, però il rischio comunque rimane. E’ legato al commercio.
Per quanto riguarda i vantaggi, il più grande è delineato dalla scelta delle Canarie, cioè dalla ridotta tassazione dovuta allo stato di zona ultraperiferica e di statuto speciale.

Dipamela

Sanitari, ormai è il look contemporaneo a fare la differenza

All’interno di un ambiente come il bagno, al giorno d’oggi, ogni dettaglio sembra essere estremamente importante. Ecco spiegato il motivo per cui anche in questo spazio della propria abitazione si cerca sempre di tenere d’occhio l’impatto estetico. Tutti coloro che decidono di puntare su un bagno dallo stile contemporaneo, infatti, dovranno prevedere anche dei sanitari che abbiano delle linee moderne. In questo senso, la scelta ricade spesso su due modelli in modo particolare, ovvero i sanitari sospesi e quelli a terra.

La coppia vaso e bidet presenta delle forme tipicamente arrotondate o squadrate. È ovvio che la produzione di colore bianco è quella che va per la maggiore, però è bene sottolineare come, sul mercato, siano arrivati anche tanti modelli colorati: in alcuni casi, ci sono anche delle finiture realizzate in oro oppure in platino. Tra le tendenze più affermate troviamo la finitura opaca, su cui tante persone decidono di puntare piuttosto di frequente per i propri sanitari.

Sanitari sospesi, ecco le nuove tendenze

Le linee più moderne di sanitari si caratterizzano per essere costruiti in ceramica, anche se c’è un gran numero di collezioni che vengono create in altri materiali, come ad esempio il solid surface. Quest’ultimo, tra l’altro, si può lavorare realizzando delle forme che abbiano un impatto estetico di altissimo livello.

La tipologia di sanitari che stanno andando per la maggiore nel corso degli ultimi tempi è certamente quella sospesa. Anche dal punto di vista economico, i bidet prezzi sospesi sono alla pari rispetto a quelli classici, eppure presentano un gran numero di vantaggi. Dal punto di vista estetica e visivo è certamente leggero, ma soprattutto la sua conformazione rende decisamente più semplice la pulizia del pavimento e dei medesimi sanitari.

I sanitari sospesi, infatti, si caratterizzano per avere delle dimensioni più ridotte e, di conseguenza, per non poggiare a terra: quindi, i bordi a pavimento non ci sono e sono spesso e volentieri quelli i punti in cui si creano i maggiori accumuli di polvere. Nella maggior parte dei casi, vengono installati ad un’altezza compresa tra 45 e 50 centimetri: si tratta di un’altezza media che di solito va bene per persone di ogni statura. Si tratta di una soluzione ideale anche per chi ha poco spazio all’interno dell’ambiente del bagno.

Tra le principali caratteristiche dei sanitari sospesi troviamo indubbiamente anche il fatto di essere “filo muro”. in poche parole, questa definizione vuol semplicemente dire che hanno delle tubazioni in tutto e per tutto celate nel sanitario, al punto tale da donare un completo effetto di accostamento alla parete. Dal punto di vista dei vasi igienici, invece, quelli di nuova generazione si caratterizzano per avere dei sistemi che operano il risciacquo con delle tecnologie che hanno come scopo principale quello di limitare gli sprechi il più possibile. Tutti i vari modelli che non hanno la brida, infatti, si caratterizzano per non avere il bordo e per presentare un interno decisamente liscio. È abbastanza facile intuire come la pulizia di tali wc sia decisamente più semplice in confronto a tanti altri modelli. 

DiAristide Banfi

Il mestiere dall’idraulico oggi

Nell’età digita ci sono mestieri che purtroppo si son perduti, altri che sono nati e altri ancora che si sono modificati. Tendenzialmente si è portati a pensare che i lavori più difficili da svolgere siano poi quelli che richiedono un corso di studi universitario specifico.

In realtà esistono lavori che sono molto complessi, perché non hanno solo bisogno di competenze teoriche ma anche di conoscenze pratiche e che richiedono tempo, costanza e professionalità. Questi ultimi sono mestieri per i quali competenza e fiducia del cliente procedono di pari passo, mestieri antichi quanto il mondo che una volta trovato il professionista giusto non ce lo si fa scappare. Il mestiere dell’idraulico rientra a pieno titolo nel caso di cui si è parlato.

In che consiste il lavoro dell’idraulico?

Quella dell’idraulico è una figura professionale che interviene in ambito d’impianti civili ed industriali. Un ruolo il suo, che è interpellato in caso d’impianti di riscaldamenti, caldaie, condizionatori e i comuni impianti idraulici come le tubature e tutto ciò che è inerente al mondo dell’acqua.

Quello che apparentemente sembra un mestiere semplice invece prevede una conoscenza, da parte di chi lo esercita, in ambito di meccanica dei fluidi e termotecnica. Con l’ innovazione tecnologica,le competenze dell’idraulico contemporaneo si sono ampliate arrivando anche a dover svolgere compiti come l’istallazione di impianti radianti a pavimenti, soffitti e pareti oppure caldaie a pellet, pompe di calore ed impianti di ricambio d’aria. Fare l’idraulico quindi significa innanzitutto occuparsi a 360° di tutto ciò che concerne la progettazione, installazione, gestione e manutenzione degli impianti.

Il primo passo che un idraulico fa è quello di progettare il sistema idraulico di un edificio, considerando la dimensione e la portata che deve avere l’impianto. Quindi l’idraulico crea un modello al cui interno vanno considerata la disposizione dei tubi, allacciamenti, rubinetti, pressurizzatori, scarichi, contatori e pompe.

Il tutto va studiato anche in termini di costi e tempi. Ovviamente questo progetto non viene compiuto a mano ma attraverso un software CAD 2D e 3D. Dopo questa prima fase, l’idraulico si occupa anche della realizzazione .

Esegue quello che è stato stabilito dal progetto, collocando le tubazioni in modo tale da distribuire l’acqua e allacciare anche il sistema fognario. Collega lavandini, servizi igienici, lavastoviglie, serbatoi, refrigeratori, pozzetti, depuratori e fosse biologiche. Tutto l’impianto, per evitare la dispersione di calore, deve rispettare i disegni di legge ed essere realizzato interamente in tenuta stagna, evitando che l’acqua ristagni dando luogo alla proliferazione di batteri .

Un altro compito dell’idraulico è quello della manutenzione ordinaria. Questo è il motivo più diffuso per cui un idraulico interviene e riguarda soprattutto perdite d’acqua delle tubature, scarichi intasati, lavatrici che perdono ecc. in questi casi è fondamentale la tempestività dell’intervento e dell’analisi del problema.

Per un idraulico è fondamentale la strumentazione specifica come:pinze taglia-tubi e piega tubi, chiavi serratubi, alesatrici, filettatrici, saldatrici. Le competenze devono essere esercitate anche in ambito di legislazione infortunistica per prevenire gli incidenti sul lavoro.

Per tutti questi compiti specifici, chiunque volesse diventare idraulico deve intraprendere un periodo d’apprendistato, una sorta di tirocinio in cui, affiancato ad uno specialista del settore, si possa applicare ciò che in linea teorica si è già acquisito da un istituto tecnico. Questo lavoro d’artigianato è molto richiesto e specifico, per questi motivi è un lavoro molto richiesto sul mercato a patto che mantenga determinati requisiti.

Quali caratteristiche deve avere un idraulico professionale:

Innanzitutto un idraulico professionale deve essere flessibile in termini di orari di lavoro, disponibile 24 ore su 24 e disposto a spostarsi in tempi brevi, per ottimizzare i tempi di risoluzione del problema. Deve avere dei feedback positivi, infatti è dimostrato che il mestiere dell’idraulico procede per passaparola e che se ci si trova bene , il più delle volte, si viene consigliati da altri che hanno provato e apprezzato l’operato.

Per questi motivi figura professionale dell’idraulico deve essere dotata anche di carisma e doti comunicative che suscitino fiducia e chiarezza nei clienti. A tal proposito è necessario che ci sia una trasparenza nella qualità dei prodotti utilizzati e che sia garantito un rapporto qualità della prestazione/prezzo, perché spesso la necessità dei clienti porta il professionista a speculare sui prezzi di mano d’opera. Un idraulico deve avere spiccate capacità di problem solving, resistenza fisica ed autonomia lavorativa. Ma è necessario capire come reperire oggi un idraulico.

Vantaggi del Web nella ricerca di un idraulico

Oggi il web ha semplificato la ricerca di molti professionisti, aiutandoci non solo attraverso il gps nella localizzazione di un professionista più vicino a noi, ma anche nel permetterci di valutare la prestazione del lavoro. Confrontando le diverse opinioni sul web è possibile stabilire quale sia l’idraulico più adatto alle proprie esigenze in termini di prezzo e professionalità. Ci sono moltissime piattaforme per individuare idraulici e in più app per smartphone che velocizzano la ricerca.

Tra queste su Roma un ottimo riferimento è il sito idraulico-roma.me.